Il legamento crociato anteriore è un importante stabilizzatore del ginocchio, frequentemente lesionato nei traumi dello sport e non solo.

Anatomia funzionale: la funzione primaria del crociato anteriore è quella di controllo sulla traslazione anteriore della tibia rispetto al femore; offre inoltre stabilità durante gli stress laterali, sia in valgo che in varo.

Origina dalla porzione posteromediale del condilo femorale laterale. Si inserisce sulla tibia circa 15mm dietro il confine anteriore del piatto tibiale, appena mediale rispetto al corno anteriore del menisco laterale. E’ spesso descritto come formato da due fasci:

Anteromediale: teso in flessionePosterolaterale: teso in estensione

Riceve vascolarizzazione da collaterali dell’arteria genicolata, è innervato da rami del nervo articolare posteriore, del tibiale.

Epidemiologia: è il legamento del ginocchio più frequentemente lesionato, annualmente una persona su 3500 ha un infortunio che coinvolge questo fascio ligamentoso. La gran parte di questi infortuni deriva da dinamiche sportive senza contatto. Fra gli sportivi, le donne sembrano essere più soggette degli uomini. Gli sport più colpiti sono quelli che richiedono il cosiddetto ‘pivoting’: sci, calcio, basket, tennis.

Meccanismo di lesione e presentazione clinica: il meccanismo più comune, come detto, sono i traumi a bassa energia, senza contatto, durante l’attività sportiva. Il tipico meccanismo di lesione senza contatto è quello dell’atleta che senza contatto, improvvisamente cambia direzione di corsa o atterra da un balzo, comportando uno stress in valgo del ginocchio. Secondo diversi studi, la posizione più frequentemente coinvolta è: ginocchio valgo, in minima flessione, con rotazione interna della tibia. Per quanto riguarda i meccanismi di contatto, il più comune è sicuramente quello del trauma sulla faccia laterale del ginocchio dell’atleta, con piede piantato a terra, che determina uno stress in valgo.

La presentazione clinica tipica comprende in primo luogo un vivo dolore (i pazienti lo definiscono come una spada che attraversa il ginocchio da parte a parte), e una sensazione di “crack” o di “pop” avvertita al momento dell’infortunio. Nelle ore immediatamente successive all’infortunio è tipico il versamento articolare (tipicamente ematico), e la sensazione di instabilità del ginocchio, specie in senso mediolaterale.

Le lesioni associate a quella del crociato comprendono: lesioni meniscali, della capsula articolare, edema osseo, legamenti collaterali, della cartilagine articolare (specie nel lungo periodo, un ginocchio instabile in anteroposteriore ha un consumo cartilagineo di molte volte superiore a uno stabile).

Diagnosi: l’instabilità del ginocchio deve in primo luogo essere evidenziata dal medico durante l’esplorazione fisica. Fondamentale è poi l’apporto della diagnostica per immagini:

  • Radiografia semplice: è spesso effettuata in prima battuta dopo il trauma, per escludere fratture ossee associate, ma non permette la dg delle lesioni LCA. In alcuni casi può essere evidenziata la frattura di Segond, ovvero un’avulsione della porzione anterolaterale del piatto tibiale, che si può associare alle distorsioni producenti lesioni LCA (in questo caso il versamento articolare presenterà, oltre al sangue, anche piccole goccioline di grasso in sospensione).
  • Risonanza magnetica: rappresenta il cornerstone della diagnosi delle lesioni a carico di LCA, con una sensibilità del 90% e una specificità del 95%.

Fonte: http://bit.ly/2KYIKJF